Festa di SAN ROCCO, protettore di Motta d'Affermo (Me) - Feste Patronali

Festa di SAN ROCCO, protettore di Motta d’Affermo (Me)

Comunicati Stampa,

È il 1575 quando la Sicilia e di conseguenza anche Motta d’Affermo, piccolo dentro sui Nebrodi in provincia di Messina, è sconvolta da una violenta epidemia di peste che portano alle popolazioni dolore, morte e sofferenza. In occasione di questi eventi nefasti, a parte le strane pratiche che poco avevano a che fare con la medicina e che poco potevano contro gli effetti del morbo, l’unica risposta che la gente poteva trovare era nella preghiera. Anche i mottesi superstiti e quelli che avevano risentito di meno della malattia rivolgono le loro invocazioni al Santo che tradizionalmente è più legato a quel terribile flagello che al tempo era la peste: San Rocco. Questo giovane pellegrino di origine francese durante un viaggio compiuto da Montpellier a Roma nella seconda metà del ‘300 è contagiato dalla peste e secondo la leggenda è curato da un angelo e sfamato da un cane che ogni giorno gli porta un pane tolto dalla mensa del suo ricco padrone. In seguito è lui stesso a guarire gli ammalati, fin quando però è arrestato e muore in prigione nella notte tra il 15 ed il 16 agosto di un anno tra il 1376 ed il 1379. Anche l’iconografia ha preso spunto da questi episodi e infatti il Santo è di solito rappresentato nelle statue e nei dipinti come un giovane uomo in abiti da pellegrino accompagnato da un cane e da un angelo che porta sulla coscia una piaga, simbolo della malattia. Anche nelle statue e nei dipinti presenti a Motta d’Affermo viene seguita questa simbologia.
Terminata l’epidemia di peste i mottesi decisero di costruire la prima chiesa dedicata a San Rocco nella parte bassa del paese (odiernamente Oratorio di San Filippo Neri) ed in seguito la grande chiesa con impianto basilicale nel sito attiguo.
È proprio nella seconda metà del Cinquecento che ha origine la festività in onore di San Rocco a Motta e che da sempre rappresenta il giorno più atteso dell’anno da tutta la popolazione del paese ma che richiama anche i numerosi emigranti sparsi per l’Italia e per il mondo ed i devoti dai paesi vicini. La festa come si può ammirare ancora oggi è il risultato di secoli di devozione e di sempre nuove iniziative ed è probabilmente una delle più tradizionali e ricche di avvenimenti della nostra regione, nonostante Motta d’Affermo sia un piccolo centro.
Le celebrazioni in onore del Santo partono il giorno 7 agosto quando ha inizio la “NOVENA”, i nove giorni di preparazione alla festa e che dura fino al 15. La sera prima della Santa Messa vespertina viene recitata la tradizionale Novena, una sorta di coroncina che ricorda episodi della vita del Santo dalla sua nascita alla sua morte.
Il 15 agosto, vigilia delle festa, è il giorno dedicato a Maria SS. delle Grazie raffigurata da una quadro e da una statua nella chiesa omonima. La festa si apre di prima mattina quando la banda musicale cittadina compie il giro per le vie principali del paese ed annuncia a tutti l’inizio dei giorni festivi. Durante la mattinata vengono celebrate due Messe: una nella chiesa della Madonna delle Grazie, l’altra nella chiesa Madre. Il pomeriggio è occupato dai giochi per grandi e piccini, tra cui il tradizionale “IUOCU DI PIGNATI”, che si svolgono nella centrale piazza San Luca e che fanno divertire tutti coloro che vi assistono.
La sera dopo la Santa Messa vespertina celebrata nella chiesa Madre, si svolge la solenne PROCESSIONE IN ONORE DI MARIA SS. DELLE GRAZIE, che vede la partecipazione della confraternita e delle associazioni religiose parrocchiali e di un notevole numero di fedeli. Durante il corteo si fa una sosta nella chiesa di San Rocco dove vengono recitati i primi vespri in onore del Santo protettore. Al termine la processione riprende e finisce nella chiesa madre.
In tarda serata in piazza San Rocco si svolge uno spettacolo, che negli ultimi anni è solitamente costituito dal CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE “Città di Motta d’Affermo” che riscuote sempre un notevole successo di pubblico.
Il 16 agosto la chiesa celebra la solennità in onore di San Rocco, protettore di Motta d’Affermo.
La giornata inizia alle ore 6.30 quando, presso la chiesa di San Rocco, viene celebrata la cosiddetta “S. MESSA DEL PELLEGRINO”, che vede sempre una grande partecipazione non solo dei cittadini mottesi ma anche dei fedeli provenienti dai paesi vicini, a volte anche venuti a piedi per sciogliere un voto. Alla fine della messa il sacerdote benedice dei piccoli pani che sono allora distribuiti ai fedeli per essere portati a casa ed essere mangiati un po’ da tutti, in particolare dagli ammalati.
Dopo la cosiddetta “alborata” cioè lo sparo di alcuni grossi petardi, anche in questo giorno il complesso bandistico compie il giro delle vie principali della cittadina.
Alle 10 si svolge la “PROCESSIONE DEI MIRACOLI”, così chiamata perché vi prendono parte tutti coloro che hanno ricevuto delle grazie particolari e che vogliono così pubblicamente ringraziare il Santo. Molti sono quelli che camminano a piedi scalzi, fanno offerte in denaro, oro o torce di grandi dimensioni (chiamati “miraculi”). Durante la processione il sacerdote porta in mano un reliquiario contenente una reliquia di San Rocco. Alle ore 11 circa viene celebrata la SANTA MESSA SOLENNE. Al termine la banda musicale esegue in piazza San Rocco delle marce sinfoniche.
Nel pomeriggio si svolge una belle più belle manifestazioni, cioè la “CAVALCATA STORICA”, che consiste in una lunga fila di cavalli (o anche asini o muli) che sfilano per le vie del paese dietro uno stendardo con l’immagine del Santo che porta anche le loro offerte in denaro. La cavalcata si conclude in piazza San Rocco quando dal palco un poeta locale recita alcune composizioni dialettali ed avviene anche la premiazione di tutti i partecipanti, convenuti anche dai paesi vicini (Mistretta, Tusa, Castel di Lucio, Pettineo, Capizzi, S. Stefano di Camastra…).
Nel frattempo tutti i devoti rendono visita a San Rocco che è stato sistemato sulla sua “Vara” addobbata da fiori, denaro, oro, ex-voto e posto vicino l’ingresso centrale della chiesa.
La sera prima della S. Messa, le autorità civili e militari di Motta e dei paesi vicini si riuniscono nel palazzo municipale e vanno in corteo con i loro gonfaloni insieme alla banda musicale fino alla chiesa di San Rocco dove parteciperanno alla celebrazione eucaristica e alla processione.
Al termine della “SANTA MESSA VESPERTINA”, sempre partecipatissima, ci si inizia a preparare per la PROCESSIONE, che rappresenta il momento clou della giornata. Il pesante fercolo del Santo attende i numerosi portatori che lo guideranno a spalla per le vie del paese al grido di “Viva Santu Roccu”.
La piazza e le vie antistanti sono riempite da una marea di gente che attende l’uscita del Santo e vole esprimergli la sua devozione ed il suo attaccamento. Quando la Vara varca la soglia del portale centrale tutti battono le mani, fanno fotografie, mentre suonano le campane, la banda musicale e gli spari annunciano l’inizio della processione che segue un percorso ben stabilito.
Nel corso della corteo processionale deve assolutamente essere vista la bellissima “CORSA DELLA VARA” nella ripida scalinata della via San Carlo, quando il fercolo viene fatto correre e trainato tramite una catena costituita dalle mani e dalle braccia dei portatori. Questo spettacolo deve essere goduto dal vivo per poterne cogliere appieno il vero significato, ma su Youtube sono disponibili parecchi video che posso dare un’idea di cosa sia la corsa.
La processione si conclude in piazza San Rocco, quando il Santo fa per tre volte avanti e indietro dall’ingresso della chiesa, quasi come se volesse salutare tutti coloro che hanno nei suoi confronti fiducia e devozione. Quando la Vara viene riposta in chiesa ancora per molto i numerosi fedeli lo andranno a salutare ed a baciare.
La giornata si conclude dopo cena con uno spettacolo in piazza San Rocco e con i fuochi d’artificio che vengono sparati al termine della via Fontana.
La partecipazione alla festa di San Rocco può essere l’occasione per visitare questo piccolo paese ricco di testimonianze storiche, artistiche e culturali che vanno dall’antichità all’arte contemporanea, passando per il medioevo, il rinascimento, il barocco.

PRESTO VERRÀ PUBBLICATO QUI IL PROGRAMMA DELLA FESTA 2011.

Per informazioni:
e mail: sanrocco. motta@libero.it
Parrocchia Maria SS. Degli Angeli- Motta d’Affermo tel. 0921/336010