Melicuccà - Feste Patronali

Melicuccà

Calabria, Reggio Calabria (RC), Tags: ,

FESTA PATRONALE

San Giovanni Battista

DATA DELLA FESTA PATRONALE

23 e 24 giugno

DESCRIZIONE DELLA FESTA PATRONALE

Da oltre 5 secoli Melicuccà, nei giorni 23 e 24 giugno celebra la sua festa maggiore in onore del santo patrono San Giovanni Battista, da quando l’ordine religioso e militare di Malta elesse Melicuccà a sua Commenda dando grande importanza e prestigio al paese nel contesto di tutto il territorio circostante, favorendone lo sviluppo economico e la crescità delle Virtù Morali e delle Liberà Civiche in tempi che erano assia critici altrove, di vita stentata asservita ai feudatari e ai signorotti locali.Nella cultura propria di Melicuccà San Giovanni non è il santo dei miracoli, ma il Snto Politico, a lui ci si rivolge quando è difficile amministrare, quando si sente venir meno la giustizia, quando ci sono dei conflitti da sanare.

Il 23 giugno giorno della vigilia della festa è dedicato alla commemorazione delle Libertà Civiche, alle ore 8.00 dalla Casa Comunale, il corteo composto dal Sindaco, dall’Amministrazione comunale, dalle Autorità Militari e dalla Maestranze, dopo aver percorso le vie principali giunge alla chiesa Madre dove ad attenderlo ci sono il Parroco, le Autorità Religiose e tutto il popolo. Il Sindaco consegna al Parroco la chiave simbolica della città e dopo lo scambio  di bandiere si entra in chiesa dove la statua del Santo viene esposta alla pubblica venerazione.

Il parroco in ossequio alla tradizione esprime il saluto  e il ringraziamento della Comunità al sindaco, agli amministratori comunali, al comandante e ai carabinieri della stazione per ciò che di buono hanno saputo operare per il popolo di Melicuccà e affidando, nello stesso tempo, alla celeste protezione di San Giovanni tutto il loro impegno per l’anno a seguire.

Il sindaco, al cospetto del patrono e di tutto il popolo, rende conto dell’anno trascorso e si impegna a ben operare nell’anno a venire.

Dopo la S. Messa civica, le autorità  e il popolo si recano sui ruderi dell’antico castello dove, dopo l’alza bandiera, sulla torre dell’orologio viene esposto il quadro di San Giovanni invocando la sua protezione sul paese e sui suoi abitanti. Il 24 giugno giorno della festa è caratterizzato da un’importante processione della statua per le vie del paese.

La festa del 13 giugno, la tredicina che la precede e la prepara è universalmente celebrata come tempo liturgico di apoteosi del culto di venerazione di Sant’Antonio di Padova,nel calendario parrocchiale della comunità di Melicuccà, nel quale è inserita fin dal 1602, ha assunto nel tempo una sua specifica rilevanza che, dalla sfera della devozione e da quella strettamente personale, si è estesa a quella dei rapporti intercomunitari della fede, della speranza  e della carità e conseguentemente a quella sociale dell’amicizia con le popolazioni dei paesi circostanti. Durante la tredicina e nel giorno della festa, insieme ai numerosi pellegrini  che continuano a venire da quasi tutti i paesi della Piana  e della Costa Viola che si fondono con i fedeli di Melicuccà come in un solo popolo, sentiamo vivi e presenti le generazioni che ci hanno preceduti.

Ancora oggi nel preparare la festa, unitamente al consiglio pastorale parrocchiale, teniamo in grande considerazione le comunità dalle quali più numerosi provengono i pellegrini e dedichiamo ogni giorno della tredicina ad una parrocchia diversa così che , numerosi ogni sera, guidati dai rispettivi parroci, vengono in pellegrinaggio.

La grotta di S. Elia Speleota. Luogo di preghiera da oltre un millennio, meta di pellegrinaggi di cattolici e ortodossi, è ciò che resta di un importante complesso rupestre divenuto santuario già alla fine del primo millennio, quando la fama dei miracoli di quei santi anacoreti e sopratuttto del loro igumeno Elia cominciò ad attirare fedeli da ogni parte. Nel settecento il santo era considerato “patrono principale” di Melicuccà.

La grotta e Sant’Elia hanno assunto oggi un particolare ecumenico , e sono divenuti simboli   di sperimentazione di dialogo intreconfessionale tra cattolici e ortodossi nello spirito più genuino e profetico del grande giubileo del 2000. Ogni anno il 10 settembre si celebra la Santa Messa e una veglia di preghiera notturna alla grotta mentre l’11 si celebra la festa in paese.