Candidoni
FESTA PATRONALE
San Nicola di Bari (onomastico di San Gaetano Thiene)
DATA DELLA FESTA PATRONALE
6 dicembre (7 agosto)
DESCRIZIONE DELLA FESTA PATRONALE
Candidoni è il più piccolo comune della provincia di Reggio Calabria. E’ ubicatoin collina a 240m slmdi fronte al mar Tirreno il cui confine è a 800m dalla battigia.
Conta circa 500 abitanti, per lo più pensionati.
I pochi impiegati sono addetti al terziario. Rilevante è l’emigrazione verso il nord Italia, le Americhe e l’Europa centrale.
La parrocchia è intitolata a San Nicola di Bari ed è di origine medioevale. Non si festeggia il santo Patrono in quanto la memoria cade in periodo quasi invernale, ovvero il 6 dicembre.
Viene però ricordato San Gaetano Thiene, il santo della Provvidenza.
In estate, infatti, il raccolto dei campi è quasi concluso e i contadini offrono al Santo i frutti della terra, in segno di ringraziamento e riconoscenza.
L’onomastico del Taumaturgo S. Gaetano ricorre il 7 agosto, ma la solennità vienerinviata alla domenica.
La sera di sabato il simulacroviene portato al “catafalco” preceduto dai fedeli in processione. In piazza Colonna viene celebrata la santa Messa al campo, e un religioso tiene il pangirico, discorso di lode al santo. Le litanie sono accompagnate da strumenti a fiato della banda.
La domenica, all’alba, la banda allieta il risveglio degli abitanti con il “mattutino”. In questo giorno le funzioni si svolgono in chiesa. Tamburo e grancassa annunciano a più riprese la festa del paese, a cui accorrono anche gli abitanti dei paesi vicini.
In passato la chiesa parrocchiale veniva abbellita con il parato, drappi di stoffa dai colori chiari e sgargianti. La processione domenicale interessava tutte le vie del paese, reso ancor più accogliente dalle coperte damascate stese lungo i balconi e le finestre.
Al santo vengono offerti ex-voto, piante, fiori e dolciumi con le immancabili nacatole confezionate per la sagra della sera precedente, organizzata dell’Amministrazione Comunale.
Per questa festività vengono organizzati giochi popolari e gare di pittura estemporanea. I fuochi d’artificio chiudono la festa, mentre i cuori dei migranti si aprono alla speranza di una vita più profiqua e serena.