Le feste patronali spostate alla domenica
Dopo il decreto anticrisi di Tremonti rimangono invariati i giorni delle festività laiche del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno, mentre per tutte le altre festività, incluse le feste patronali, la decisione presa impone che vengano celebrate la domenica più vicina.
Riportiamo per completezza il testo del decreto:
A decorrere dall’anno 2012 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 30 novembre dell’anno precedente, sono stabilite annualmente le date in cui ricorrono le festività introdotte con legge dello Stato non conseguente ad accordi con la Santa Sede, nonché le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni in modo tale che, sulla base della più diffusa prassi europea, le stesse cadano il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica.
Resta in vigore solo la festa patronale, della Capitale, per intenderci quella dei Santi Pietro e Paolo, che non è possibile “sopprimere” per una questione di Concordato con la Chiesa .